Gesù, il tuo Spirito addestri la nostra anima a combattere contro il nemico dell’anima, il peccato, e ci aiuti a sconfiggerlo. Vieni Santo Spirito, noi ti invochiamo.

Veni Sancte Spiritus…

Spirito di Fortezza, tu puoi irrobustirci e renderci abili a schivare i colpi del nostro avversario. Vieni e infondi su di noi il tuo coraggio affinché, come valorosi guerrieri, possiamo combattere la buona battaglia della fede. R.

Signore, dal primo libro di Samuele abbiamo appreso che Davide, nel suo agire, fu frainteso. Gesù, anche nella nostra vita l’esperienza del fraintendimento, dell’equivoco e dell’incomprensione è molto frequente. Compiamo un gesto, diciamo una parola per uno specifico motivo, eppure dall’altra parte chi vede e ascolta recepisce un messaggio diverso da quello che noi vogliamo realmente intendere; così veniamo additati e giudicati per quelli che non siamo. Quanta sofferenza a volte ne consegue! Anche noi, tuttavia, corriamo il rischio di giudicare fatti e parole per ciò che in realtà non sono. Concedici allora, Signore benedetto, la capacità di vivere secondo rettitudine per non essere avvolti dallo sconforto di quanti ci giudicano ingiustamente, e semmai nell’essere giudicati dovessimo riscontrare una verità, donaci l’umiltà di chi sa riconoscere il proprio difetto e giorno dopo giorno, con il tuo santo aiuto, cerca di estirparlo dall’anima.

Tu sei qui… Tu vivi in me… Io credo in te… io lodo te… Io amo te… Grazie a te… Resta con me…

Saul, giudicò ingiustamente Davide perché era invidioso delle sue doti naturali e perché Dio era con lui. Quando l’invidia e la gelosia circuiscono la persona nascono nel suo cuore l’insoddisfazione e la rabbia. Allontana delle nostre vite, Gesù, lo spirito dell’invidia che non ci fa essere sereni e appagati per ciò che siamo e abbiamo, e come il figliol prodigo ci fa vagare lontani dal Padre alla ricerca di qualcosa che possa riempire il vuoto che c’è in noi. Signore, aiutaci a comprendere che tu sei il nostro Tesoro e che lontano da te le tenebre ci rendono schiavi del peccato. Fa’, o buon Gesù, che il nostro sguardo sia sempre più fisso su di te affinché non ci inganniamo; infatti molte volte, fissando lo sguardo sulla gente che passa, ci rattristiamo perché pensiamo che gli altri hanno maggiori ricchezze rispetto a noi. In verità se potessimo vedere in profondità, oltre l’apparenza, ci accorgeremmo che tante persone hanno meno di noi. Tuttavia questo, anziché essere per noi motivo d’inerzia, cioè per non far nulla e rimanere ancorati alla nostro misero stato, specialmente di carattere spirituale, ci spinga a progredire nel tuo amore per dare ancor più gloria al tuo santo Nome.

Ti prego abbracciami Gesù! C'è troppo freddo senza Te!

E in questo mondo di tempesta puoi salvarmi solo Tu!

E questo ghiaccio che ho nel cuore

puoi scioglierlo solo Tu, riscaldami Gesù

Ti prego abbracciami Gesù! Io non ti lascerò mai più!

E nella barca della vita, adesso ci sei Tu...

se il vento soffia così forte, lascio che mi guidi Tu...

e come posso naufragare... se al timone ci sei Tu!

Signore, è scritto che il tuo servo Davide quando vide Golia rispose al re Saul che aveva timore del suo rivale: “nessuno si perda d’animo a causa di costui”. Quante volte, Gesù, dinanzi al nostro avversario, dinanzi al nostro peccato ci perdiamo d’animo? Il male è forte, ci minaccia e noi spesso, anziché reagire con coraggio, confidando nel tuo santo Nome, ci lasciamo vincere dallo sconforto. Aiutaci a guardare in faccia il nostro nemico, il nostro peccato che ci tormenta e con Davide ripetergli quel che disse a Golia: “Tu vieni a me con arroganza. Io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti, il Dio delle schiere d’Israele, che tu hai sfidato. In questo stesso giorno, il Signore ti farà cadere nelle mie mani. Io ti abbatterò e ti staccherò la testa” (cf. Sam 17,46). Signore, come un tempo hai messo Golia nelle mani di Davide, così metti in questo stesso giorno, in questa adorazione, il nostro Golia, cioè il nostro peccato che più ci assilla, nelle nostre mani. Abbattilo e aiutaci a staccargli la testa, cosicché morto non possa più parlare e nuocere alle nostre vite. Signore, Dio degli eserciti, non lasciarci in balia dei nostri vizi e ascolta nel nome del tuo Figlio, Gesù, qui presente, e per l’intercessione della Vergine Maria la nostra preghiera. Donaci la tua benedizione e sconfiggi colui che dissemina zizzania e tenebra nelle nostre vite.

Tantum ergo Sacramentum Veneremur cernui.

Et antiquum documentum Novo cedat ritui.

Praestet fides supplementum sensum defectui.

Genitori genitoque. Laus et iubilatio. Salus honor virus quoque.

Sit et benedictio. Procedenti ab utroque. Compar sit laudatio. Amen

Dio sia benedetto…

Nel mio cuore nel tuo cuore sboccia come un fiore nel mio cuore nel tuo cuore l’amore del Signore.

Gesù, il tuo Spirito addestri la nostra anima a combattere contro il nemico dell’anima, il peccato, e ci aiuti a sconfiggerlo. Vieni Santo Spirito, noi ti invochiamo.

Veni Sancte Spiritus…

Spirito di Fortezza, tu puoi irrobustirci e renderci abili a schivare i colpi del nostro avversario. Vieni e infondi su di noi il tuo coraggio affinché, come valorosi guerrieri, possiamo combattere la buona battaglia della fede. R.

Signore dal primo libro di Samuele abbiamo appreso che Davide, nel suo agire, fu frainteso. Gesù, anche nella nostra vita l’esperienza del fraintendimento, dell’equivoco e dell’incomprensione è molto frequente. Compiamo un gesto, diciamo una parola per uno specifico motivo, eppure dall’altra parte chi vede e ascolta recepisce un messaggio diverso da quello che noi vogliamo realmente intendere; così veniamo additati e giudicati per quelli che non siamo. Quanta sofferenza a volte ne consegue! Anche noi, tuttavia, corriamo il rischio di giudicare fatti e parole per ciò che in realtà non sono. Concedici allora, Signore benedetto, la capacità di vivere secondo rettitudine per non essere avvolti dallo sconforto di quanti ci giudicano ingiustamente, e semmai nell’essere giudicati dovessimo riscontrare una verità, donaci l’umiltà di chi sa riconoscere il proprio difetto e giorno dopo giorno, con il tuo santo aiuto, cerca di estirparlo dall’anima.

Tu sei qui… Tu vivi in me… Io credo in te… io lodo te… Io amo te… Grazie a te… Resta con me…

Saul, giudicò ingiustamente Davide perché era invidioso delle sue doti naturali e perché Dio era con lui. Quando l’invidia e la gelosia circuiscono la persona nascono nel suo cuore l’insoddisfazione e la rabbia. Allontana delle nostre vite, Gesù, lo spirito dell’invidia che non ci fa essere sereni e appagati per ciò che siamo e abbiamo, e come il figliol prodigo ci fa vagare lontani dal Padre alla ricerca di qualcosa che possa riempire il vuoto che c’è in noi. Signore, aiutaci a comprendere che tu sei il nostro Tesoro e che lontano da te le tenebre ci rendono schiavi del peccato. Fa’, o buon Gesù, che il nostro sguardo sia sempre più fisso su di te affinché non ci inganniamo; infatti molte volte, fissando lo sguardo sulla gente che passa, ci rattristiamo perché pensiamo che gli altri hanno maggiori ricchezze rispetto a noi. In verità se potessimo vedere in profondità, oltre l’apparenza, ci accorgeremmo che tante persone hanno meno di noi. Tuttavia questo, anziché essere per noi motivo d’inerzia, cioè per non far nulla e rimanere ancorati alla nostro misero stato, specialmente di carattere spirituale, ci spinga a progredire nel tuo amore per dare ancor più gloria al tuo santo Nome.

Ti prego abbracciami Gesù! C'è troppo freddo senza Te!

E in questo mondo di tempesta puoi salvarmi solo Tu!

E questo ghiaccio che ho nel cuore

puoi scioglierlo solo Tu, riscaldami Gesù

Ti prego abbracciami Gesù! Io non ti lascerò mai più!

E nella barca della vita, adesso ci sei Tu...

se il vento soffia così forte, lascio che mi guidi Tu...

e come posso naufragare... se al timone ci sei Tu!

Signore, è scritto che il tuo servo Davide quando vide Golia rispose al re Saul che aveva timore del suo rivale: “nessuno si perda d’animo a causa di costui”. Quante volte, Gesù, dinanzi al nostro avversario, dinanzi al nostro peccato ci perdiamo d’animo? Il male è forte, ci minaccia e noi spesso, anziché reagire con coraggio, confidando nel tuo santo Nome, ci lasciamo vincere dallo sconforto. Aiutaci a guardare in faccia il nostro nemico, il nostro peccato che ci tormenta e con Davide ripetergli quel che disse a Golia: “Tu vieni a me con arroganza. Io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti, il Dio delle schiere d’Israele, che tu hai sfidato. In questo stesso giorno, il Signore ti farà cadere nelle mie mani. Io ti abbatterò e ti staccherò la testa” (cf. Sam 17,46). Signore, come un tempo hai messo Golia nelle mani di Davide, così metti in questo stesso giorno, in questa adorazione, il nostro Golia, cioè il nostro peccato che più ci assilla, nelle nostre mani. Abbattilo e aiutaci a staccargli la testa, cosicché morto non possa più parlare e nuocere alle nostre vite. Signore, Dio degli eserciti, non lasciarci in balia dei nostri vizi e ascolta nel nome del tuo Figlio, Gesù, qui presente, e per l’intercessione della Vergine Maria la nostra preghiera. Donaci la tua benedizione e sconfiggi colui che dissemina zizzania e tenebra nelle nostre vite.

Tantum ergo Sacramentum Veneremur cernui.

Et antiquum documentum Novo cedat ritui.

Praestet fides supplementum sensum defectui.

Genitori genitoque. Laus et iubilatio. Salus honor virus quoque.

Sit et benedictio. Procedenti ab utroque. Compar sit laudatio. Amen

Dio sia benedetto…

Nel mio cuore nel tuo cuore sboccia come un fiore nel mio cuore nel tuo cuore l’amore del Signore.

Info utili

Martedì, ore 21.30
Adorazione Eucaristica

Mercoledì, ore 21.30
Incontro sulla Parola di Dio
per i giovani

Tutti i giorni
Disponibilità per le confessioni

 

ORARIO SANTE MESSE

Feriale
ore 7.15
ore 9.30
  Festivo
ore 7.00
ore 8.30
ore 10.00
     
Estivo
ore 18.00
  Invernale
ore 17.00

 

Il 16 Gennaio
Apertura della Porta della Misericordia, alle ore 16.00

Il 22 di ogni mese
Celebrazione di una Santa Messa secondo le intenzioni dei benefattori